Parco Nazionale del Vesuvio. Un’oasi di bellezza tutta da scoprire
Aree archeologicheIl Vesuvio, uno dei vulcani più famosi al mondo nonché uno dei più studiati, è dal giugno del 1995 Parco Nazionale e dal 1997 una delle riserve naturali della biosfera dichiarati dal programma Mab Unesco.
Sono messi sotto stretta azione di tutela i diversi paesaggi vulcanici, tra i più belli e famosi del pianeta: il gran cono del Vesuvio, la pareti della caldera del Monte Somma, gli oltre mille metri di Punta Nasone, la grande valle lavica del Gigante e la valle dell’inferno.
Flora, fauna e attività umane. Un incredibile territorio da conoscere e rispettare
Un territorio così meravigliosamente complesso presenta ad oggi tante diverse specie di piante e animali che costituiscono un ecosistema eccezionale, da conoscere e proteggere.
La vegetazione nei pressi del versante costiero è tipicamente mediterranea mentre quella delle pareti interne ricordano in parte quella delle vicine montagne appenniniche. Nei tratti ricoperti dalle eruzioni laviche più recenti, come quella del 1944, il mondo vegetale prende i suoi spazi attraverso le cosìdette piante pioniere, cioè quelle capaci di insediarsi sulle rocce per riavviare il processo di colonizzazione vegetale che porterà alla completa copertura verde dei terreni rocciosi.
All’interno del parco possiamo riconoscere oltre 600 specie di piante come ad esempio: la Valeriana rossa (Centranthus ruber), la Betulla (Betula pendula), l’ontano napoletano (Alnus cordata), l’acero napoletano (Acer obtusatum) e diverse specie di ginestre e orchidee.
Davvero molto interessante è anche la fauna, altrettanto variegata, con tantissime specie di uccelli molti dei quali nidificanti. Tra questi ultimi è possibile incontrare quindi lo sparviero eurasiatico (Accipiter Nisus) il falco Pellegrino (Falco peregrinus) la Poiana (Buteo buteo) il Gheppio (Falco tinnunculus) e il corvo imperiale (Corvus corax). Non eccessivamente diffusi i mammiferi che sono presenti in circa 20 specie, ma comunque di grande interesse naturalistico. Tra quelli che è possibile incontrare il coniglio selvatico (Oryctolagus cuniculus) la lepre europea (Lepus europaeus) e il Quercino (Eliomys quercinus).
All’interno di questa popolazione di mammiferi viene segnalata la presenza di diverse specie predatrici come la volpe rossa (Vulpes vulpes) la faina (Martes foina) e la donnola (Mustela nivalis).
Anche specie di anfibi e rettili sono presenti nel territorio del parco come: il rospo smeraldino (Bufo viridis) la rana verde (Rana esculenta) il Cervone (Elaphe quatuorlineata) molto diffuso in tutto il sud italia, tra le più grandi specie di serpenti in europa. Altre varietà di serpenti abitano i boschi dell’area protetta. Inoltre l’ente parco del Vesuvio ha realizzato recinti per preservare le testuggini comuni (Testudo hermanni).
Il territorio vulcanico e tutto ciò che ne deriva ha permesso nei secoli lo sviluppo di diverse attività umane sin dai tempi più remoti. L’attività agricola nei comuni dell’area del Vesuvio integra diverse eccellenze del settore agroalimentare, basti pensare: l’albicocca vesuviana, i pomodorini da serbo, le noci, i broccoli, e l’uva da cui si produce il vino DOC Lacryma Christi. Inoltre in questi stessi luoghi si sono sviluppati altri settori tipici dell’artigianato locale divenuti famosi a livello internazionale come la lavorazione della pietra lavica, del corallo e del rame. Ruolo fondamenale a livello culturale e turistico lo svolge l’archeologia vesuviana con i vicini parchi archeologici di Pompei, Ercolano e Stabia.
I sentieri del Parco Nazionale del Vesuvio – Informazioni, costi, dettagli
L’area protetta si sviluppa ufficialmente su un’area intorno a 13 comuni: Boscoreale,
Boscotrecase, Ercolano, Massa di Somma, Ottaviano, Pollena Trocchia, San Giuseppe Vesuviano, San Sebastiano al Vesuvio, Sant’Anastasia, Somma Vesuviana, Terzigno, Torre del Greco, Trecase.
Le visite e le escursioni sono attuabili attraverso i percorsi ufficiali, ogni sentiero ha una sua diversa natura specifica. N.B L’ingresso al cratere è a pagamento
N°1 – La valle dell’inferno
Lunghezza
12.390 metri a/r
Quota Massima
1.000 metri s.l.m.
Tempi di percorrenza
7 ore a/r
Difficoltà
Alta (percorso lungo)
Partenza/Arrivo
Ottaviano/Monte Somma
N°2 – Lungo i cognoli
Lunghezza
8.134 metri a/r
Quota Massima
1.112 metri s.l.m.
Tempi di percorrenza
8 ore a/r
Difficoltà
Alta
Partenza/Arrivo
Ottaviano / Monte Somma
N°3 – Il monte Somma
Lunghezza
7.650 metri a/r
Quota Massima
1.132 metri s.l.m.
Tempi di percorrenza
5 ore a/r
Difficoltà
Alta
Partenza/Arrivo
Somma Vesuviana
N°4 – Attraverso la riserva tirone
Lunghezza
11.260 metri a/r
Quota Massima
625 metri s.l.m.
Tempi di percorrenza
6 ore a/r
Difficoltà
Media (percorso lungo e pendente)
Partenza/Arrivo
S.P. Ercolano-Vesuvio
N°5 – Il gran cono
Lunghezza
4.010 metri a/r
Quota Massima
1.175 metri s.l.m.
Tempi di percorrenza
2 ore e mezza a/r
Difficoltà
Bassa (pendente, facile e breve)
Partenza/Arrivo
San Vito (Ercolano)
N°6- La strada Matrone
Lunghezza
14.175 metri a/r
Quota Massima
1.060 metri s.l.m.
Tempi di percorrenza
7 ore a/r
Difficoltà
Media (pendente lungo, asfaltato)
Partenza/Arrivo
Via Cifelli (Trecase)
N°7- Il vallone della Profica
Lunghezza
4.382 metri a/r
Quota Massima
730 metri s.l.m.
Tempi di percorrenza
3 ore a/r
Difficoltà
Media
Partenza/Arrivo
San Giuseppe Vesuviano
N°8 – Il trenino a cremagliera
Lunghezza
2.906 metri a/r
Quota Massima
538 metri s.l.m.
Tempi di percorrenza
2 ore a/r
Difficoltà
Media (percorso pendente)
Partenza/Arrivo
San Sebastiano al Vesuvio
N°9 – Il fiume di lava
Lunghezza
1.039 metri a/r
Quota Massima
568 metri s.l.m.
Tempi di percorrenza
1 ore a/r
Difficoltà
Bassa
Partenza/Arrivo
Via Contrada Osservatorio – Ercolano
N°10 – L’olivella
Lunghezza
3.730 metri a/r
Quota Massima
370 metri s.l.m.
Tempi di percorrenza
2 ore e mezza a/r
Difficoltà
Bassa
Partenza/Arrivo
Via Ulivella (San’Anastasia)
N°11 – La pineta di Terzigno
Lunghezza
1.500 metri a/r
Quota Massima
211 metri s.l.m.
Tempi di percorrenza
30 minuti a/r
Difficoltà
Bassa
Partenza/Arrivo
Via Vecchia Campitelli