Sotterranei gotici della certosa di San Martino
Aree archeologiche
Cosa Vedere, le origini dei sotterranei di San Martino
Nella splendida certosa di San Martino sono stati da poco ri-scoperti, studiati ed esplorati gli antichi sotterranei “gotici”, risalenti appunto alle origini trecentesche del maestoso edificio, frutto dell’ingegno del celeberrimo artista e scultore senese Tino di Camaino (Siena, 1285 – Napoli, 1337). Tali ambienti, chiusi per oltre trent’anni, sono nuovamente a disposizione del pubblico amante dell’arte e in particolar modo delle architetture medievali, che tra corridoi in tufo e antiche arcate vi lasceranno sicuramente senza fiato. Questi incredibili sotterranei ad oggi risultano essere le antiche fondamenta della Certosa, una costruzione che ebbe origine nel maggio del 1325 su insistenza di Carlo d’Angiò, duca di Calabria, figlio del re di Napoli Roberto d’Angiò. Dall’ingegneria vigorosa e innovativa, vede l’ambiente costituirsi da una successione di pilastroni e volte ogivali a sostegno della grande struttura certosina, in queste aree oggi sono esposte esposte le opere in marmo della Sezione di epigrafi e sculture: una splendida collezione che si è formata tra la fine dell’Ottocento e i primi decenni del Novecento. Di questa esposizione fanno parte oltre centocinquanta opere marmoree, disposte nei diversi spazi seguendo un criterio cronologico e di provenienza.