La più antica Colonia Greca
Cuma è la più antica colonia greca d’Occidente. In età greca Cuma controllava un territorio abbastanza esteso, che includeva i laghi Averno, Fusaro, Lucrino, Baia, Miseno e parte del territorio dell’attuale Licola.
Nel 421 avanti Cristo Cuma venne conquistata dal popolo Sannita, proveniente dall’entroterra campano che alla fine del V sec. a.C. si spinse sulla costa alla ricerca di nuovo terre.
Conquistata nel 334 a.C. da Roma, nel 251 a.C. ottenne lo statuto municipium. Priva ormai del prestigio politico e del potere economico che l’aveva caratterizzata in età greca, Cuma rappresentò per i Romani la “città dotta”, erede e custode delle tradizioni e del patrimonio culturale e religioso greco.
Il Parco Archeologico di Cuma
Dell’originario insediamento, sono oggi visibili: l’acropoli, centro religioso della città, con i resti dell’antiche mura, del tempio di Apollo e del “Tempio di Giove”; e la città bassa con il Foro e i suoi imponenti edifici (Capitolium, Terme del Foro, “Tempio con portico”, “Masseria del Gigante”).
Il tempio di Giove è il maggiore santuario dell’acropoli, portato alla luce tra il 1924 e il 1932, è stato a lungo attribuito senza fondati motivi a Giove, ma probabile che fosse consacrato a Demetra, antica divinità patria dei Cumani, in città particolarmente venerata.
Nascita del Tempio
La costruzione del santuario è datata verso la fine del VI sec. a.C.; è stato oggetto nel tempo di numerosi interventi e trasformazioni, non ricostruibili con precisione, ma che ne rispettarono sempre il primitivo orientamento est-ovest. I resti oggi visibili sono relativi all’età romana e a quella bizantina, quando il tempio fu trasformato in basilica dedicata a S. Massimo martire.
Visualizzazione ingrandita della mappa
Via Monte di Cuma, 3, Bacoli (NA)
081/5235968
Prezzi e Orari
INGRESSO CON VISITA GUIDATA | INGRESSO CON VISITA LIBERA | |
INTERO | € 8 | € 5 |
RIDOTTO* | € 6 | € 3 |
GRATUITO** | – | – |
SPECIALE PAFLEG*** | € 6 | € 3 |
Nell’area flegrea ci sono altri luoghi da vedere tra questi il Castello di baia
Uteriori informazioni sul sito Wikipedia
Condividi / Share