Villa Bruno a San Giorgio a Cremano. A pochi passi dalla città di Napoli, un luogo di cultura dal grande fascino. Non solo una villa appartenente al cosìdetto Miglio d’oro, ma anche una biblioteca, un’emeroteca, un teatro, un vero e proprio cluster culturale per tutta la cittadina di San Giorgio a Cremano (NA).
Esso può essere considerato uno dei centri culturali di maggiore rilevanza dell’area vesuviana di Napoli. Nel tempo ha subito diversi interventi di restauro e di recupero dei diversi ambienti che hanno reso la struttura sempre più funzionale e idonea al ruolo di “Palazzo della cultura”.

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Una (breve) storia su Villa Bruno
Come già detto, Villa Bruno appartiene a quell’insieme di 121 ville del cosìdetto Miglio d’oro, quel tratto tirrenico posto tra il Vesuvio ed il mare in cui sono state censite queste piccole meraviglie dell’architettura.
Villa Bruno in particolare, costruita tra la fine del Settecento e gli inizi dell’Ottocento, apparteneva inizialmente alla nobile famiglia Monteleone, e successivamente fu ceduta alla famiglia Lieto.
Durante il periodo in cui i Lieto furono i proprietari dell’edificio, ebbero spesso ospiti illustri per i momenti d’ozio, medici, magistrati, giuristi, e uomini di chiesa tra cui il cardinale Luigi Ruffo Scilla, arcivescovo di Napoli agli inizi dell’Ottocento.
Di Ferdinando Scala di Wikipedia in italiano, CC BY-SA 3.0, Collegamento

La storia di Villa Bruno si fuse con quella dell’industria siderurgica italiana (o duosiciliana, visto il tempo) quando a partire dal 1816 essa ospitò l’importante fonderia Righetti, nella quale avvenne anche la fusione degli storici cavalli delle due monumentali statue raffiguranti Carlo di Borbone e Ferdinando I delle Due Sicilie, e poste in Piazza del Plebiscito a Napoli a partire dal 1829.
Nelle fonderie avvenne inoltre la fusione del monumento in bronzo a Pulcinella, che oggi adorna il cortile principale della Villa. A capo dell’impresa Francesco Righetti, fonditore di fiducia dello scultore Antonio Canova, che era commissionario delle due sculture. L’artista passò molto tempo a Napoli durante la realizzazione delle due opere, e grazie alla sua influenza riuscì a far localizzare l’impianto industriale a San Giorgio nonostante le proteste dei numerosi nobili che abitavano nelle vicinanze.
Il motivo per cui Righetti, scelse San Giorgio per edificare la fonderia, è probabilmente legato alla collaborazione con il marchese Cerio che, grande ammiratore del Canova, intervenne favorevolmente per consentire al Righetti di impiantare la struttura a Villa Bruno nonostante le proteste dei nobili confinanti.
Villa Bruno, l’ambiente e lo spazio architettonico.
La villa si presenta come un corpo unico a più ingressi, in prossimità dei quali sono presenti due medaglioni, ciascuno incorniciante una testa di cavallo in bronzo. Essi posti a memoria della fusione dei monumentali cavalli di Piazza del Plebiscito ed anche il nome della via inoltre ricorda tale avvenimento, ci troviamo infatti in Via Cavalli di Bronzo.
la struttura principale presenta un aspetto dallo stile neoclassico, e conserva nel complesso la forma originale del progetto. L’influenza del barocco napoletano è visibile invece nel prospetto posteriore, che conserva ancora l’ampio arco ribassato ed il corrispondente balcone principale privo delle ornamentazioni che lo collegavano all’apertura sottostante.
Tale balconata, assieme agli ampi terrazzi a belvedere, ricordano la precisa volontà dei costruttori, di godere delle bellezze naturali che lo scenario vesuviano offriva, caratteristica visibile in tutte le ville monumentali della zona.
Dal portale d’ingresso si vede chiaramente il portone che incornicia, in una prospettiva voluta, la nicchia posta in fondo alla tenuta. Questo effetto scenografico è reso dalla coincidenza dell’asse principale dell’impianto architettonico con quello prospettico che inizia con l’atrio e il successivo vestibolo passante e che termina con l’edicola barocca finale.
Gli interni di Villa Bruno
L’interno della villa invece, come visibile anche dal piano nobile conserva ancora intatte le porte rococò e le decorazioni ottocentesche usate per riprodurre la natura esterna anche nei saloni interni all’edificio.
Una volta nel cortile interno si entra in un atrio aperto da due lati, che collega il giardino della villa. Sul lato destro dell’atrio si accede allo scalone d’onore che porta ai piani superiori.
Sul soffitto di tale atrio è presente un affresco relativo allo stemma nobiliare di una delle famiglie proprietarie, di natura ancora sconosciuta (la corona presente sullo stemma sembra indicare una famiglia ducale).
Il viale luminoso del parco, che spunta spiccatamente da dietro l’atrio, è arredato con sedili in pietra posti ai due lati che si alternano, per oltre duecento metri, a basi di statue e vasi. Questo è l’ingresso per il giardino monumentale, immancabile in questo tipo di strutture. All’interno del giardino c’erano originariamente una serra in ferro e vetro e un’esedra semicircolare con statue che oggi sono state sostituite con un’arena all’aperto che ospita diverse manifestazioni patrocinate dal Comune di San Giorgio a Cremano, ente proprietario della villa.
Sono ancora presenti, inserite nel verde, alcune delle statue che una volta costellavano il parco e che risalgono alla storia ottocentesca della villa, mentre il cosìdetto “Busto di Giove“, la statua greco-romana più antica della villa, è posto su un piedistallo nel vestibolo principale.
Il cortile interno è pavimentato da grossi lastroni in piperno, ed al centro vi è posizionato un monumento in bronzo a Pulcinella. Sul lato destro del cortile si osservano le aperture delle antiche scuderie, mentre a sinistra si accede tramite un porticato interno al complesso delle fonderie. Entrambi i luoghi oggi ospitano eventi culturali.
Il giardino è percorso in tutta la sua lunghezza da un viale pavimentato in tufo, che si dirige verso una piccola costruzione decorativa, recante una nicchia con una statua, la quale chiude verso sud lo spazio architettonico.
A destra del viale si apre un’ampia distesa erbosa, limitata da numerosi alberi da frutto e nella quale trovano posto le tribune dell’area teatrale all’aperto dedicata all’attore e cantante napoletano Nino Taranto. sul lato sinistro lo spazio è meno ampio, parzialmente erboso, ed è usato altrettanto per concerti e rassegne culturali.
INFORMAZIONI Indirizzo: Via Cavalli di Bronzo, 22, 80046 San Giorgio a Cremano (NA) Orari: Lun-Ven 9.30-18.00 Sab 9.30-13.30(Domenica giorno di chiusura) Ingresso Gratuito