“Napule è na camminata” cantava Pino Daniele. Si, una camminata nei vicoletti e tra la gente di Napoli è il modo migliore per scoprire i tesori e le meraviglie di questa città. Da via Roma, ai Tribunali, così passando per San Gregorio Armeno e Spaccanapoli, sono tantissimi i piccoli particolari che attirano l’attenzione di turisti e viaggiatori, diversi infatti punti di interesse storico-artistico tra chiese, palazzi, cappelle, fontane e sculture. È in questo modo, passeggiando tra le viuzze del centro storico di Napoli che ci si può trovare davanti a una piccola perla del mondo antico: la Statua del dio Nilo al largo Corpo di Napoli.
Quest’ antichissima scultura risale all’epoca greco-romana, quando nella zona si stabilirono numerosi egizi provenienti da Alessandria d’Egitto, i quali vollero erigere una statua che ricordasse la prosperità e ricchezza del fiume Nilo. La scultura, che da il nome alla piazza adiacente, è quindi la rappresentazione marmorea del dio Nilo sdraiato sul basamento ed appoggiato ad una sfinge, che tiene nella sua mano destra una Cornucopia, simbolo di abbondanza.
Una piccola curiosità, a dare il nome al largo dove effettivamente risiede il monumento invece, è un’interpretazione errata su ciò che l’opera rappresenterebbe. Essa infatti fu inizialmente scoperta priva di testa e fu anche per questo che venne interpretata erroneamente dalle cronache locali come la rappresentazione della città che allatta i suoi figli, da qui il nome Corpo di Napoli.
Fu solo dopo diversi studi che chiarirono effettivamente chi fosse il soggetto, che alla fine del Settecento le venne ridato il suo volto, quello di uomo barbuto così come doveva essere in origine.
Di recente l’opera ha subito un altro restauro che ha restituito al dio il suo aspetto originario grazie alla raccolta fondi “Mettiamo la testa a posto”. Lo slogan si riferiva alla testa della sfinge che fu trafugata nel dopoguerra e poi dispersa sul mercato nero; diciamo che questa scultura non ha mai avuto fortuna con le sue teste. Ad ogni modo essa fu ritrovata nel 2013 dal Nucleo Tutela del corpo dei Carabinieri tra le opere di un collezionista in Austria. Oltre 2000 persone parteciparono alla raccolta a testimonianza del forte legame tra Napoli, il suo corpo e i suoi figli.
INFORMAZIONI Indirizzo: Largo Corpo di Napoli Visitabile liberamente