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Scavi archeologici di Pompei

Colonne e strada della antica Pompei nel sito archeologico

Il sito degli scavi archeologici di Pompei

Alcuni cenni sugli scavi archeologici di Pompei. Appartenuto prima agli etruschi e poi ai greci, il sito archeologico più famoso d’Italia fu definitivamente conquistato dai romani intorno al III secolo a. C. e contava circa 20.000 abitanti al momento dell’eruzione del Vesuvio. La catastrofe avvenne nel 79 d.C. e a tramandarcela è il racconto pervenutoci da Plinio il Giovane, il quale fu testimone diretto. Quella Vesuviana fu un’eruzione davvero unica. Durò 2 giorni e produsse migliaia di tonnellate di cenerei, lapilli e materiale piroclastico, lasciando traccia dell’esplosione perfino in Grecia.

Gli antichi scavi archeologici di Pompei non smettono mai di stupire archeologi, antropologi e gli storici che nell’ambito di diversi progetti continuano incessantemente lo studio e la ricerca all’interno di questo sito. Le ceneri, che per secoli hanno ricoperto questo luogo, continuano a restituire sempre nuovi oggetti e notizie. Vediamone alcune delle più recenti.

Alexandre Dunouy - Eruzione Vesuvio 1813.jpg
Di Alexandre-Hyacinthe Dunouyhttps://www.facebook.com/photo.php?fbid=10204179692480397&set=gm.655642931178936&type=3&theater, Pubblico dominio, Collegamento

Ricerche costanti e nuove scoperte

Da una sua lettera inviata allo storico Tacito, si evince che la data dell’eruzione sia stata il 24 agosto del 79 d. C., ma un recente studio, dal titolo “The A.D. 79 eruption of Vesuvius: a lesson from the past and the need of multidisciplinary approaches for developments in volcanology”, pare abbia scoperto che in realtà sia avvenuta non in estate, ma in autunno, precisamente il 24 ottobre dello stesso anno. Della lettera di Plinio, si conoscono solo delle copie, delle quali la più antica è risalente al IX secolo. È possibile che quella data sia stata un errore di trascrizione, tramandatosi poi in tutte le copie successive. Il lavoro di ricerca, realizzato nell’ambito del progetto “Pianeta Dinamico” e finanziato dall’Ingv, è stato condotto, appunto, dall’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (Ingv) in collaborazione con il Centro Interdipartimentale per lo Studio degli Effetti del Cambiamento Climatico (Cirsec) e il Dipartimento di Scienze della Terra dell’Università di Pisa, l’Istituto di Geologia Ambientale e Geoingegneria del Consiglio Nazionale delle Ricerche (Igag-Cnr), il Laboratoire Magmas et Volcans di Clermont-Ferrand (Lmv) in Francia e la School of Engineering and Physical Sciences (EPS) della Heriot-Watt University di Edimburgo nel Regno Unito.

La vera data dell’eruzione del Vesuvio

Ad accreditare la nuova datazione dell’eruzione sarebbero alcuni indizi archeologici, come ad esempio il ritrovamento di frutti tipicamente autunnali (castagne, noci, fichi secchi e melograni) o il fatto che molte vittime indossavano capi di abbigliamento troppo pesanti per la stagione calda. Ma la conferma dell’ipotesi arriva da un’iscrizione su una parete datata al 17 ottobre del 79 d.C., scoperta nel 2018. Essendo stata scritta con del carboncino, un materiale poco resistente all’erosione del tempo, sembrerebbe plausibile che l’eruzione sia avvenuta pochi giorni dopo l’incisione e che, quindi, si sia conservata grazie alle ceneri che l’hanno ricoperta. Dunque, secondo questo studio pubblicato sulla rivista Earth-Science Review, la data più probabile dell’eruzione «si colloca necessariamente tra il 24 ottobre e il primo novembre».

scavi di Pompei con reperti nella. stanza degli schiavi

La Stanza degli Schiavi

È di inizio novembre 2021 l’annuncio, da parte del Parco Archeologico di Pompei, della scoperta di una nuova stanza abitata da schiavi, ancora intatta, all’interno della villa suburbana di Civita Giuliana, nell’area nord degli scavi. Il ritrovamento è avvenuto non lontano dal portico della villa, dove, a gennaio dello stesso anno, fu rinvenuto un carro cerimoniale in attuale fase di restauro.

All’interno della Stanza degli Schiavi è stato ritrovato, tra i vari oggetti, il timone del suddetto carro, segno che rientrasse tra le mansioni di chi la abitava la manutenzione e la preparazione del mezzo di trasporto. Tra le mura del nuovo ambiente sono state trovate anche delle grandi anfore accatastate, i finimenti dei cavalli, attrezzi da lavoro e, ovviamente, tre letti di corde e legno, di cui uno lungo solo 1,40 m, forse appartenente a un ragazzino, e un vaso da notte.

L’ambiente era piccolo e senza decorazioni o ornamenti. L’illuminazione derivava da una piccola finestra e gli oggetti ritrovati fanno credere che oltre all’uso abitativo per gli schiavi, venisse utilizzato anche come ripostiglio.

Lo scavo relativo alla villa di Civita Giuliana ha visto l’interessamento e l’avvio dei lavori nel 2017, ma ancora oggi si continua a lavorare alla ricerca di nuovi oggetti e ambienti per decifrare gli ancora innumerevoli misteri di Pompei.

Il Termopolio della Regio V negli scavi archeologici di Pompei

Termopolio - Scavi archeologici di Pompei

Il Termopolio

una tavola calda di epoca romana

Nel dicembre del 2020 fu portato alla luce, nell’ambito del progetto di manutenzione e restauro della Regio V, un termopolio in perfette condizioni. È solo l’ultimo di una lunga serie; ricordiamo, ad esempio, quelli altrettanto famosi di Asellina e di Lucius Vetutius Placidus.

Il thermopolium (nome di origine greca), nell’antica Roma, era un luogo in cui i cittadini potevano trovare ristoro con bevande calde e, in alcuni casi, anche del cibo. Infatti, come avveniva anche a Pompei, era abitudine dei romani quella di consumare il pradium (pasto) fuori casa.

Decorazioni del Termopolio

 Lo straordinario ritrovamento conserva l’immagine di una ninfa, Nereide, a cavallo in ambiente marino e animali, i cui colori sono così accesi, da sembrare tridimensionali. L’inventario della scoperta si correda di recipienti contenenti ancora tracce degli alimenti, come ad esempio frammenti di ossa di animali, che venivano venduti in strada. Le immagini di nature morte e di animali emerse probabilmente rappresentavano i prodotti venduti nell’impianto commerciale. Il bancone interamente dipinto rende questa scoperta eccezionale, perché è l’unico termopolio pompeiano ad averlo così decorato rispetto ai circa ottanta che se ne contano nel resto del sito archeologico di Pompei .

All’interno del locale sono stati trovati anche resti di ossa umane, posizionate in maniera parzialmente sconvolta, forse a causa di scavi clandestini avvenuti in età moderna. Si riconoscono quelle di un individuo di almeno 50 anni, mentre non si conosce ancora molto delle ossa rinvenute all’interno di un grande dolio (un tipo di anfora in terracotta).

Il direttore generale ad interim del Parco Archeologico di Pompei ha spiegato che «all’opera è un team interdisciplinare composto da un antropologo fisico, archeologo, archeobotanico, archeozoologo, geologo, vulcanologo: alle analisi già effettuate in situ a Pompei saranno affiancate ulteriori analisi chimiche in laboratorio per comprendere i contenuti dei dolia». 

Orari e Biglietti

Biglietti dal 14 ottobre 2023
PrezzoRidottoValidità
  
Città antica di Pompei e ville suburbane: Villa dei Misteri + Villa di Diomede + Villa Regina a Boscoreale con Antiquarium (*)€ 22.00 (*)
€ 2.00  (#)   1 giorno
  
Solo città antica di Pompei senza ville suburbane. (*)€ 18.00 (*)  € 2.00  (#)   1 giorno
  
Pompeii+ + Oplontis + Villa Arianna + Villa San Marco + Museo Libero D’Orsi + Boscoreale + Navetta.€ 26.00    € 2.00  (#)   Valido 3 giorni per un ingresso in ciascun sito.
  
Costo d’ingresso per singolo sito:
Boscoreale, Oplontis, Museo Libero D’Orsi.
€ 8.00    € 2.00  (#)  1 giorno
  Villa Arianna e Villa San Marco (Stabiae)GRATUITOGRATUITO 
  
Tutti i siti + navetta per un anno.€ 35.00
 
€ 8.00  (#)   365 giorni
   
Terme Femminili del Foro€ 5.00dettagli 
Ludi Pompeiani€ 5.00dettagli 

(#) Ingresso a 2,00 euro per i cittadini dell’Unione Europea di età compresa tra i 18 e i 25 anni (non compiuti). La riduzione vale anche per i cittadini di paesi extra Ue “titolari di regolare permesso di soggiorno rilasciato per i motivi indicati sul sito web del Ministero degli affari esteri”. 

(*) Per chi è già in possesso del biglietto Pompei express, l’eventuale accesso aggiuntivo al percorso delle Ville suburbane (Ville dei Misteri + Villa di Diomede + Villa Regina e Antiquarium a Boscoreale) è possibile tramite acquisto di un biglietto integrativo al costo di 8 € – in modalità cashless – direttamente all’inizio del percorso presso il varco di Porta/Ercolano- via delle Tombe.Si precisa che il percorso delle ville suburbane non è acquistabile singolarmente, ma solo attraverso acquisto del biglietto Pompei+ (22€) o integrando il Pompei Express (18€) con biglietto aggiuntivo (8€) acquistabile direttamente – – in modalità cashless – all’inizio del percorso presso il varco di Porta/Ercolano- via delle Tombe.

Gratuità e riduzioni come da normativa vigente (dettagli).

A partire dalle ore 18,00 riduzione d’accesso in alcune domus. Per consultare gli edifici visitabili e i relativi orari di apertura clicca qui

INGRESSO GRATUITO ogni prima domenica del mese:

Nelle domeniche gratuite (la prima di ogni mese), in caso di forte afflusso di visitatori nella mattinata, le casse saranno chiuse per un’ora al raggiungimento di 15.000 visitatori entro le ore 12.00, al fine di impedire una eccessiva presenza simultanea di turisti, che potrebbe mettere a repentaglio la sicurezza e la salvaguardia del sito e favorire il deflusso in uscita.

In prevendita non sono acquistabili né i biglietti Ridotti (18-25 anni non compiuti) né i biglietti Gratuiti (minori di 18 anni ed altre categorie specifiche), i cui acquirenti dovranno recarsi presso il botteghino del Parco Archeologico per mostrare il titolo di legittimazione (a seconda dei casi, carta di identità o altro documento comprovante il diritto alla gratuità)

Maggiori dettagli

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