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Visita Il Chiostro di San Gregorio Armeno a Napoli

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Di IlSistemoneOpera propria, CC BY-SA 3.0, Collegamento

All’uscita della chiesa di San Gregorio Armeno, percorrendo un breve tratto della strada in salita, sulla sinistra troviamo l’ingresso al Chiostro e al Convento, opera dell’architetto Vincenzo della Monica (1572-74) e successivamente ampliato da Francesco Antonio Picchiatti (1644).

L’imponente scala esterna

Scalone di ingresso al Chiostro di San Gregorio Armeno

La rampa delle scale è arricchita da affreschi settecenteschi realizzati dal pittore Giacomo del Po, i quali furono successivamente rielaborati da Nicola Antonio Alfano in occasione di una visita della regina Maria Amalia. Attraverso questa suggestiva rampa decorata, si accede a un ampio ambiente adornato da un’Annunciazione e da vaste scene di paesaggi che includono Il Battesimo di Cristo e San Giovanni Battista che indica Cristo.

La ricca decorazione degli affreschi contribuisce a creare un’atmosfera di grande bellezza e significato spirituale in quest’ambiente, offrendo ai visitatori un’immersione artistica e religiosa di notevole impatto. L’intervento di artisti del calibro di Giacomo del Po e Nicola Antonio Alfano ha reso questo spazio un luogo straordinario per contemplare opere d’arte di pregio e per immergersi nella spiritualità delle rappresentazioni sacre presenti.

porticato chiostro san Gregorio Armeno - Napoli

Il chiostro e la grande fontana

fontana chiostro san gregorio armeno

Il chiostro di San Gregorio Armeno è certamente uno dei più belli della città di Napoli. Esso presenta un portico, sostenuto da numerosi pilastri. Nel centro del chiostro, è collocata una grande fontana marmorea di stile barocco. Questa fontana, decorata con figure di animali marini e maschere, si trova circondata da aiuole di agrumi e costituisce il fulcro del chiostro stesso.

A rendere questo luogo ancora più suggestivo, vi sono due grandi opere scultoree che rappresentano Cristo e la Samaritana. Queste splendide sculture furono realizzate da Matteo Bottigliero nel 1733 e contribuiscono a creare un’atmosfera di grande fascino e bellezza. Senza dubbio, questo chiostro è uno dei luoghi più affascinanti e suggestivi della città partenopea.

La sala della badessa

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Di Giuseppe GuidaSalottino della badessa. 052, CC BY-SA 2.0, Collegamento

Da qui si passa alla Sala della Badessa, ornata da affreschi settecenteschi con motivi floreali ed architetture, al primo coro, dove si trovano gli stalli lignei cinquecenteschi e le decorazioni ad affresco di Belisario Corenzio, al corridoio delle monache, con altarini arricchiti da opere d’arte d’ogni epoca e alla cappella della Madonna dell’Idria, unica parte superstite della chiesa originaria che fu ristrutturata nel 1712 e decorata da dipinti e affreschi del pittore Paolo De Matteis.

Della costruzione originaria resta testimonianza nell’arco ad ogiva dell’altare maggiore e nella sinopia della Madonna dell’Idria sull’altare. Da questa parte del chiostro si trova il Refettorio e l’antico forno che ricorda la straordinaria bravura delle monache di San Gregorio nell’arte culinaria, specialmente nella produzione di sfogliatelle.

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Di IlSistemoneOpera propria, CC BY-SA 4.0, Collegamento

INFORMAZIONI

Indirizzo: Via San Gregorio Armeno, 1

Ingresso: 4€

ridotto per scolaresche 3€

Chiostro: aperto dal lunedì al venerdì dalle 9,30 alle 12,00, sabato dalle 9,30 alle 12,30, domenica dalle 9,30 alle 12,45

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