Il Monastero di Santa Chiara, è un importante edificio di culto situato a Napoli. È uno dei complessi monastici più grandi della città, un importante luogo di interesse storico e artistico a Napoli, che offre una visione della cultura e dell’arte gotica-angioina nella città.
È un luogo suggestivo da visitare per chi è interessato alla storia, all’arte e all’architettura.

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La Basilica di Santa Chiara
La basilica è considerata la più grande struttura gotico-angioina di Napoli. È circondata da un monastero che comprende quattro chiostri monumentali, siti archeologici nell’area circostante e diverse altre sale che ospitano il Museo dell’Opera di Santa Chiara.
All’interno della basilica, i visitatori possono anche ammirare il coro delle monache, con affreschi di Giotto, un grande refettorio, la sacrestia e altre aree basilicali.
La basilica di Santa Chiara è stata voluta da Roberto d’Angiò e sua moglie Sancia di Maiorca. L’architetto Gagliardo Primario ha iniziato i lavori nel 1310 e li ha terminati nel 1328, aprendo al culto definitivamente nel 1330. La chiesa è stata costruita in stile gotico provenzale ed è diventata una delle più importanti di Napoli. Alcuni artisti dell’epoca, come Tino di Camaino e Giotto, hanno lavorato all’interno, Giotto ha dipinto affreschi nel coro delle monache raffiguranti Episodi dell’Apocalisse e Storie del Vecchio Testamento.
Accanto alla basilica è stato costruito un luogo di clausura per i frati minori, che in seguito è diventato la chiesa delle Clarisse.
Nel 1571, nella basilica di Santa Chiara, è stato consegnato a don Giovanni d’Austria il vessillo pontificio di Papa Pio V e il bastone del comando della coalizione cristiana prima della partenza della flotta per la battaglia di Lepanto contro i Turchi Ottomani.
Tra il 1742 e il 1796 la chiesa è stata ampiamente ristrutturata in stile barocco da Domenico Antonio Vaccaro e Gaetano Buonocore. Gli interni sono stati abbelliti con opere di Francesco de Mura, Sebastiano Conca e Giuseppe Bonito. Ferdinando Fuga ha eseguito il pavimento marmoreo nel 1762.
Durante la seconda guerra mondiale, la basilica è stata danneggiata da un bombardamento e molti degli affreschi sono andati perduti. I lavori di restauro sono terminati nel 1953, riportando la basilica al suo aspetto originario del Trecento.

La facciata
La facciata è caratterizzata da un grande portale gotico del XIV secolo. Durante la ricostruzione post-bellica, il rosone al centro della facciata è stato in parte ripristinato.

Il campanile
A sinistra della chiesa si trova il campanile trecentesco, che è stato costruito a intervalli e ha subito diverse interruzioni. Dopo un terremoto nel 1456, il campanile crollò quasi completamente e fu successivamente ricostruito in stile barocco. È a pianta quadrata e si sviluppa su tre livelli separati da cornicioni marmorei. Gli ordini inferiori sono realizzati in blocchi di pietra, mentre quelli superiori sono in mattoni con lesene in marmo. Tra il secondo e il terzo livello si trova una trabeazione decorata con triglifi e metope con simboli liturgici francescani.
Sulle facciate del campanile si trovano quattro iscrizioni in lettere gotiche che narrano la storia della fondazione della basilica dal 1310 al 1340.
L’interno della torre è caratterizzato da una scala a chiocciola che conduce al tetto.

Il Monastero
Il monastero di Santa Chiara, che si trova dietro la basilica, è uno dei più grandi di Napoli. È composto da quattro chiostri: quello delle Clarisse, di San Francesco, dei Frati Minori e di Servizio. Il chiostro delle Clarisse è decorato con maioliche settecentesche e affreschi seicenteschi. Il chiostro di San Francesco è stato danneggiato durante la guerra, ma è stato restaurato successivamente. La biblioteca del monastero contiene circa 50.000 volumi.
Il monastero ospita anche il Museo dell’Opera, che espone le opere scultoree sopravvissute dopo il bombardamento.
Il monastero di Santa Chiara è un luogo molto suggestivo e ricco di storia. Ospita il Museo dell’Opera di Santa Chiara, che offre una vasta collezione di opere d’arte e reperti archeologici di epoca romana. Inoltre, all’interno del monastero ci sono quattro chiostri monumentali, ciascuno con la propria particolarità.

Il Chiostro maiolicato
Il chiostro delle Clarisse, anche conosciuto come chiostro maiolicato, è il più importante e caratteristico della basilica. È accessibile dal cortile sul lato sinistro della basilica ed è progettato da Domenico Antonio Vaccaro. È adornato con affreschi del XVII secolo raffiguranti santi, allegorie e scene dell’Antico Testamento. Questo chiostro è una delle poche testimonianze barocche sopravvissute alla guerra.
Dal chiostro delle Clarisse è possibile accedere anche ad altri ambienti del monastero, tra cui il chiostro di San Francesco, più piccolo ma di grande importanza storica. Purtroppo, nel corso del tempo ha subito molte modifiche strutturali e durante la seconda guerra mondiale fu gravemente danneggiato dai bombardamenti alleati.
La biblioteca del monastero si trova sul lato nord ed è una collezione di circa 50.000 volumi, con una sezione dedicata alla storia e cultura francescana.
Nel monastero è ospitato un presepe del Settecento e la sala di Maria Cristina, dedicata alla regina Maria Cristina di Savoia. Questa sala presenta alcuni resti di affreschi giotteschi raffiguranti la Crocifissione e ospita anche una mostra dedicata ai cimeli della regina.
Il monastero di Santa Chiara è un luogo affascinante e merita una visita per immergersi nell’arte, nella storia e nella spiritualità che lo caratterizzano.